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Le care vecchie mail: meglio dei social?

18 Gennaio 2021 by costanza

Tutti ‘imprenditori’ sui social, ma se ti chiudono l’account, rimani con un pugno di mosche in mano. Come difenderti?

Odio avere ragione, anzi no, che dico? Amo profondamente avere ragione quando dopo anni ciò che avevo previsto all’improvviso diventa realtà. Per il popolo del web, intendo, perché di altro non so fare previsioni.

Dicevo che assisto a come oggi il mondo di instagram sta scoprendo a proprie spese ciò che avevo pontificato anni fa nei miei post, senza che nessuno li leggesse ovviamente. Una Cassandra incompresa. E mi spiace molto che nessuno mi abbia mai ascoltata.

Il concetto profondo che ho cercato di spiegare quando sono esplosi i social è stato: ‘Perché investi tempo e danaro su un social di cui non hai il controllo?‘. (concetto espresso molto ma molto più chiaramente in The Social Dilemma).

Le risposte nel tempo sono state le più svariate:

‘Facebook (o Instagram o youtube…) è il futuro, altro che siti e blog e vecchiume del genere!’

‘Ma sei complottista?’

‘Ma perché mai Zuckerberg dovrebbe danneggiare il tuo business, sarebbe anche contro i suoi interessi!’

e via discorrendo.

Nell’ultimo mese ho assistito alla sospensione di 3 account instagram che seguivo, con conseguente panico dei titolari, appelli su account degli amici per non perdere i followers etc etc. E giuro che non ho gioito affatto per questo, quanto piuttosto mi ha fatto molta rabbia. La sospensione non aveva infatti alcun motivo in particolare, o forse sì, ma Instagram non dà molte spiegazioni, se non ‘per movimenti sospetti sull’account’, ‘tentativi di accesso da parte di non meglio precisati hacker’.

Questi influencer si sono ritrovati all’improvviso con un pugno di mosche in mano, il poco che avevano iniziato a costruire all’improvviso sfumato, hanno dapprima imprecato, poi atteso con pazienza che il magnanimo social ripristinasse il loro account. E poi se ne sono stati zitti perché se lo insultano il social li banna definitivamente.

Mi sono spiegata? Investite tanto tempo per costruire un nutrito gruppo di follower a cui parlate quotidianamente e lavorate come criceti, per poi svegliarvi un giorno e qualcuno ha spento l’interruttore. Un po’ rischioso, non vi pare?

E quando poi hanno finalmente rimesso online i vari account di cui sopra, dopo settimane, ho iniziato a sentire parlare di mailing list e dell’importanza delle newsletter! Le care vecchie newsletter? Sì proprio quelle che noi antiquati internauti dicevamo fossero la base per avere il controllo del proprio pubblico.

E così anche l’influencer che vende corsetti per fare business su instagram, quella che io seguo per puro masochismo, oggi passa il suo tempo a raggranellare senza farsi notare troppo, indirizzi mail, come fossero figurine panini di valore inestimabile! Mi ricordo ancora quando un anno fa ho osato scriverle un commento del tipo: ‘Ma non è rischioso investire tutto su instagram? E se un giorno ti chiudono l’account?‘ Non vi dico la risposta che mi ha gentilmente inviato, chi ha avuto a che farci sa che se la contraddici come minimo ti becchi un vaffa, che io puntualmente ho archiviato e riguardo quando mi voglio divertire, perché la influencer ha pensato bene di farmelo via video!!! Alla faccia della professionista del web!

E non mi metto nemmeno a commentare twitter, perché non mi arrischio a parlare di censure etc etc.

Il popolo del web non è ancora pronto.

Ha bisogno di tempo per capire che la censura quando colpisce, colpisce tutti, non solo Trump.

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