Stephen King ha chiuso il suo profilo facebook perché non tollerava più la mole di fake news che gli propinavano e anche la mancanza di tutela della privacy.
Nulla di nuovo sotto il sole, quando ti danno un servizio gratis, ormai lo sappiamo, il minimo che ti possa capitare è che usino i tuoi dati personali. E facebook e instagram e tutti gli altri, essendo servizi gratuiti, lo fanno che vi piaccia o no, che vi scandalizziate oppure no.
La novità sta nel fatto che finalmente qualche personaggio pubblico ha deciso che si può vivere bene, anzi meglio, senza Facebook. E possiamo sperare che molti dei suoi fans seguiranno a ruota. Che facebook non fosse in buone condizioni di salute lo avevamo intuito da un po’, che molti intellettuali stiano rinunciando a molti social in favore di twitter è un dato di fatto.
Twitter sta diventando sempre più congeniale: un social in cui si può esprimere il pensiero e basta, senza foto filtrate ed egoriferite, senza giochini stupidi di facebook, senza regalare informazioni personali a iosa.
Non che twitter non sia un social network come tutti gli altri, ma il tipo di utenza non sollecita di raccontare per filo e per segno cosa si sta facendo in un determinato momento. Diciamo che twitter è meno riferito alla telecronaca della propria quotidianità e più alla espressione del proprio pensiero.
Dopo la morte di facebook, che avverrà presto, preconizzo l’agonia prossima ventura di instagram, che verrà abbandonata da egocentrici di tutto il globo in favore di tiktok o chissà che altro, sapete perché? Perché instagram sta cercando di mostrarsi pensante, con i post chilometrici che sollecita ai suoi influencer e ai social media manager per attirare l’attenzione dei suoi algoritmi.
E mostrarsi pensanti mentre ti fai un selfie sexy cercando il filtro giusto e la luce giusta e allo stesso tempo tieni in mano l’aspirapolvere da vendere…, è molto difficile.
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