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Come sopravvivere al Natale

10 Dicembre 2020 by costanza

Quest’anno sarà un Natale diverso. L’hai già sentita? Per molti versi è vero, come non essere d’accordo, per altri purtoppo sarà la fotocopia degli ultimi natali social, amplificato all’ennesima potenza. Come sopravvivere al Natale social?

come sopravvivere al natale
È Natale e ci vogliono vendere di tutto, come difenderci?

Come tutti mi sono rifugiata nel magico mondo di instagram: seguo dirette, reel, mi appassiono alla triste vita di alcune influencer che fingono di condurre un’esistenza glamour, ma sono chiuse in casa tanto quanto me e te a scartare prodotti da vendere, metterli sotto una luce scintillante e inventare una storia tirata per i capelli, perché prendono una piccola percentuale sulle vendite. E io fingo di credere loro, non so tu, e ci casco a volte nell’acquisto compulsivo, a volte mi trattengo, spesso sono aiutata dall’inefficienza del loro sito di e-commerce, che non è così pronto nel vendere i prodotti, facendo quindi scemare il desiderio di acquisto.

Come sopravvivere al Natale social?

Stando a tutte quelle che seguo, dovrei avere già acquistato 10 correttori per occhiaie, 4 shampoo e altrettanti illuminanti per il viso. Per fortuna mi sono fermata in tempo, grazie a sephora che nel suo shop online mi impedisce di proseguire negli acquisti se prima non do il consenso a usare tutti i miei dati come vogliono (alla faccia del gdpr!).

Siamo solo ai primi di dicembre e ho già la nausea per la marea di prodotti che, a detta delle mie influencer di fiducia, avrei dovuto acquistare. ‘Sosteniamo i piccoli produttori’, ‘Sosteniamo chi aiuta il prossimo’, ‘Ecco la lista dei prodotti imperdibili da regalare!’ Come dire di no? E poi, possiamo dire di no o rischiamo di passare per cinici e per niente accettati in questo mondo social finto buonista?

Non siamo cinici, dobbiamo sopravvivere

Vi svelo una verità: non siete obbligati ad aderire a tutte le richieste che vi vengono fatte. E sui social non tutti sono buoni, onesti e generosi. Chi è lì professionalmente, lo è per fare i propri interessi, vendere, vendere, vendere. E voi quindi non dovete sentirvi in colpa se non acquistate.

Ragioniamo un po’: la strategist che ti sconta al 50% i suoi corsetti, raccontandoti che dopo aver seguito i suoi insegnamenti diventerai un’imprenditrice di successo, è una delle tante, troppe, che vendono corsi online.

Fa il suo mestiere e cerca di portare a casa un fatturato.

Ma prima di spendere 100 o 200 euro, fatti un giro online e scoprirai che i migliori corsi online non sono quelli che ti illudono di diventare in men che non si dica esperto di marketing, social media, senza una solida preparazione di base; bensì quelli, organizzati seriamente e professionalmente, che ti danno una certificazione finale. Vedi coursera e non hai più bisogno di altro, o quelli che ti insegnano tramite professionisti di livello altissimo, fatti un giro su masterclass e poi ne riparliamo.

E poi c’è la beneficenza

Poi ci sono le opere di bene: non potendo mettere i banchetti nei centri commerciali come gli scorsi anni, li mettono sui social, tramite influencer cercano di instillare un senso di colpa in noi utenti per donare, donare, donare.

Anche qui ti svelerò un segreto: prima di donare d’impulso, visto che hai come me un senso civico e un desiderio di aiutare il prossimo (non solo a Natale btw), informati.

Hai tutti gli strumenti per farlo online, non cascare alla prima richiesta di aiuto, sappi che spesso chi ha più bisogno di aiuto non sa nemmeno cosa sono i social, non ha tempo né soldi da investire in un social media manager, e lo trovi nelle tua città, basta chiedere, osservare, leggere.

Associazioni, opere che si occupano di distribuire cibo a chi ne ha bisogno… Non ti metto qui nessun nome, perché sarebbe riduttivo dirti a chi donare.

Hai un cervello, usalo e informati.

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Come evitare i corsi truffa

29 Novembre 2020 by costanza 1 Comment

migliori_corsi_online
Videocorsi online e come riconoscere gli imbrogli

Sempre più corsi online a pagamento per raggiungere la felicità, per farsi psicoanalizzare, per ricominciare la vita anche a 90 anni, per diventare un’influencer su instagram, per diventare una fashion blogger o make up artist…: la maggior parte sono fuffa. Vi svelo quali sono i migliori corsi online

Nel 1995 Lynda Weinman fondò il sito Lynda.com, corsi online di html, programmazione in genere che chiunque poteva seguire. Era una miniera per chi voleva imparare, ma non dai libri. I videocorsi sono stati una rivoluzione per molti, e i ragazzi di oggi si ritrovano a poter imparare moltissimo senza per forza studiare mattoni cartacei che per molti sono una barriera all’apprendimento.

Il sito è poi cresciuto a dismisura negli anni, tanto che (purtroppo) nel 2015 è stato acquistato per una cifra esorbitante da Linkedin e inglobato al suo interno in Linked learning. Fine di un’era, ora per seguire i corsi devi sottoporti all’iscrizione al social network più invasivo della storia, quello che è stato multato negli Stati Uniti nel 2015 con ben 13 milioni di dollari in seguito a una class action, perché attingeva agli indirizzi di posta elettronica degli iscritti, con la scusa di ampliare la rete di contatti, per inviare mail a persone che non erano iscritte al social network. Capito bene?

Quindi a ragione rimpiango il sito Lynda.com che agli albori del web insegnava senza secondi fini a programmare, ideare siti web e tanto altro ancora. (esiste ancora, solo che io non entro in linkedin per una mia idiosincrasia personale verso un sito così invasivo, per cui non ho modo di poterla frequentare ancora…)

Veniamo alla nostra piccola realtà italica: con l’evolvere dei social negli ultimi anni stanno esplodendo i corsi online a pagamento che ben poco hanno a che fare con lo storico Lynda. com.

Il business model è più o meno questo: divento influencer, ho un seguito, ma la pubblicità paga molto poco (se non mi chiamo Ferragni), perciò come faccio a monetizzare? Semplice, insegno ai poveri sfigati che mi seguono come diventare come me. L’importante è vendere e illuderli che poi troveranno un lavoro, cosa molto difficile di questi tempi, ma se sono molto persuasivo/a il mio corso a 200 euro o più lo scaricano, e io ho portato a casa un fatturato che mi assicura di vivere decentemente. (Non parlo a caso, conosco fashion blogger che hanno creato addirittura un’accademia e influencer/strategist che vivono creando corsi online anche su come essere felici! E dicendo che li conosco, intendo dire che so cosa c’è dietro).

Scorrendo le pubblicità online mi imbatto sempre più spesso in corsi a pagamento per raggiungere la felicità, per farsi psicoanalizzare, per ricominciare la mia vita anche a 90 anni, per diventare un’influencer su instagram, per diventare una fashion blogger, make up artist… capite la portata rivoluzionaria di questi corsi? E io dovrei pagare qualcuno, di solito un influencer da un anno o poco più, per farmi spiegare come diventare influencer o peggio ancora cosa fare della mia vita? Qualche tempo fa c’era addirittura un corso (che è misteriosamente scomparso) in cui una trentenne divorziata e risposata, spiegava come ricominciare una nuova vita: in pratica una ragazza di poco più di 30 anni mi veniva a spiegare come aveva mollato il marito, trovato un altro e scoperto la felicità.

Scusate se mi indigno, ma a cinquant’anni suonati davvero non ho tutto questo bisogno di apprendere i fatti della vita, a pagamento. Mi basta vivere e fare una chiacchierata con qualche amica.

Il succo di tutto questo discorso è che per me i migliori corsi online sono quelli da cui imparo cose tecniche e utili, come fare un sito web, scrivere una sceneggiatura o come creare dei video per dire, e per questo seguo esclusivamente quelli americani che sono fatti molto bene, in maniera iperprofessionale e in proporzione costano meno rispetto ai mille e più euro dei corsi italiani. Se devo farmi psicoanalizzare e dare la chiave per svoltare nella vita sentimentale, non credo mi affiderei a un tutorial a pagamento.

Negli ultimi anni ne ho seguiti molti di corsi online, tecnici e meno tecnici, tra tutti vi segnalo dove trovare i migliori corsi online secondo me:

  • skillshare
  • futurelearn
  • masterclass
  • coursera

morale della favola: non si finisce mai di imparare, ma se sai cosa vuoi e di cosa hai bisogno, meglio i corsi mirati su un argomento alla volta per ottimizzare tempo e apprendimento.

È questa, secondo me, la vera rivoluzione del web.

aggiornamento: ultimamente sto seguendo dei corsi di Coursera, che avevo provato anni fa. Consigliati vivamente! Ti seguono passo passo, test a fine blocco, e test finale. Quando li segui ti chiedi quanto avresti potuto imparare se fossero esistiti 30 anni fa!

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Come affrontare il lockdown

27 Ottobre 2020 by costanza

come affrontare il lockdown
La mia gatta si prepara al lockdown

Come affrontare il nuovo Lockdown? Innanzitutto analizzando quello che sta succedendo sui media: ho capito che anche quelli che ci governano ragionano in termini di digital marketing, l’altro lockdown la keyfrase era cabina di regia stavolta hanno scelto la parola ristoro. Che se la guardiamo in ottica SEO fa sì che tutti i loro dcpm siano scritti sotto forma di comunicati stampa con linguaggio più simile al marketing che a un decreto ministeriale.

E così i pappagalli che scrivono sui giornali ripetono all’unisono la keyword scelta questa volta: Ristoro, ristoro, ristoro…

Da parte mia ci ho dato un taglio: devo stare a casa per forza? Almeno silenzio le notizie ripetute da tv e radio, e tento di filtrare solo ciò che interessa davvero. Non so se ce la farò, ma intanto la radio digitale mi aiuta molto con in canali all music.

Se poi dovrò stare davvero chiusa in casa, stavolta mi faccio furba: non mi metto a panificare, sull’onda dell’emulazione, così da trovarmi con altri kg da smaltire, che uniti ai precedenti diventerebbero davvero troppi.

Infine se devo silenziare i disturbatori, tra account instagram che tra una cremina e l’altra mi spiegano perché devo indossare la mascherina o che organizzano contest oltre il senso del ridicolo, e mi spiegano l’economia tra un tacco 12 e l’altro…. scelgo decisamente un libro. E così adesso che amazon finalmente consegna molti libri dall’italia (non tutti purtoppo) qui in Svizzera, il tempo libero lo dedicherò alla lettura di questi 2 libri innanzitutto: Della gentilezza e del coraggio di Gianrico Carofiglio, che ha presentato l’altro giorno al Lac di Lugano e Fahrenheit, di Ray Bradbury in formato Graphic Novel, vediamo se la mia psiche dopo queste scelte drastiche sulla gestione del mio preziosissimo tempo, ne risentirà positivamente.

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