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In principio era il lievito di birra

16 Giugno 2020 by costanza

allenarsi zappando: il nuovo mondo

Nei primi tempi di quarantena tutti volevano fare il pane in casa, prima della scoperta del lievito madre andava a ruba il lievito di birra. Non si trovava e se lo si trovava in qualche negozio era oggetto di contesa tra chi se lo voleva portare a casa. 

Era questione di vitale importanza, non poter fare il pane o la pizza in casa non era contemplato.

Poi si è scoperto il lievito madre, fatto in casa da soli e il resto è storia.

Ora c’è un altro prodotto introvabile nei negozi, e a prezzi esorbitanti su amazon: i pesi da palestra.

La quarantena ormai è finita, le palestre sono riaperte, eppure i pesi per allenarsi non si trovano più da decathlon in nessun magazzino, nei negozi di articoli sportivi in città e su amazon, buona fortuna, la consegna è a due mesi (e si sa che quando amazon fa consegne così lunghe è perché li devono ancora produrre in qualche fabbrica in cina) e a prezzi assurdi, perché il famigerato algoritmo quando vede tanta richiesta parte al rialzo. Come faceva con le mascherine ai tempi. Ho trovato una kettlebell da 12 kg a 292 euro!!!!

E’ questo il nuovo mondo a cui ci dovremo abituare? Prima ci hanno viziati ed educati ad avere tutto e subito, ora ci stanno abituando a non avere nulla, e quel poco ce lo fanno sudare. 

Perché? Era un mondo non sostenibile quello di prima? Quello di adesso?

Non ci capisco più nulla, e torno al mio orticello che, a meno di cimici o locuste, i pomodori me li dà se me ne occupo personalmente. Chissenefrega di amazon e i tempi di consegna, e in più mi faccio anche i muscoli zappando.

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Considerazioni di prima estate

16 Giugno 2020 by costanza

E poi torni a Milano dopo un po’ pensando che il peggio sia ormai passato. Entri nel solito negozio in cui ti misurano la temperatura, indossi i guanti e vai a vedere i vestiti, che non puoi provare. Dopo un po’ inizia a fare caldo, ti accorgi che nonostante i 30 gradi l’aria condizionata non è accesa. Scopri che il vestito che volevi non c’è, ma si può ordinare online, e arriva prossimamente non si sa di preciso quando.

Alla cassa, l’unica aperta in tutto il negozio immenso, la ragazza con mascherina ha i rivoli di sudore che le incorniciano il volto. Azzardi la domanda:

‘Come mai fa così caldo?’
‘Bisogna mettere a norma l’aria condizionata secondo le nuove regole covid.’

Il mondo è cambiato, Milano è cambiata.

La prima riflessione che mi viene da fare è: ‘Perché andare per negozi in una città in queste condizioni, con la mascherina che non ti fa respirare, non trovare quello che cerchi perché comunque anche il negoziante lo ordina online?’

Tanto vale starmene a casa comodamente seduta e ordinare al mio domicilio tutto quello che voglio.

‘Non è la stessa cosa’, dicono le appassionate di shopping. Certo, ma non è la stessa Milano quella che ci ha lasciato il covid e le misure esagerate per contenerlo. Continuerà così anche a settembre? Se sì, non mi avrete. Milano ha senso con i teatri, i ristoranti, i cinema e i negozi. Toglietele tutto questo e cosa rimane? Una città fastidiosa, con gente perennemente incazzata (e adesso a maggior ragione), dove non trovi parcheggio e se vai a piedi fai lo slalom tra bici, auto, tram e monopattini.

Fatemi capire: finirà tutto questo o è questo il nuovo mondo che avete pensato per noi? E se sì come pensate che potremo sopravvivere? I grandi magazzini delle città avranno ancora senso o dovremo vedere sempre più caseggiati abbandonati nei centri cittadini e chi ci lavora come sopravviverà se il commercio sta deviando tutto online?

Diventeremo tutti trasportatori e driver?

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Colombo, JK Rowling e Montanelli

11 Giugno 2020 by costanza Leave a Comment

Ho appena scoperto che anche i Romani praticavano la schiavitù. Di conseguenza ho immediatamente fondato un comitato per l’abbattimento del Colosseo

— Antonio Polito (@antoniopolito1) June 11, 2020

Sono cinquecento anni che Cristoforo Colombo ha compiuto sia la scoperta del nuovo mondo sia chissà quanti misfatti atroci oltreoceano. Oggi nel 2020 va processato, e le sue statue abbattute.

J.K. Rowling ha scritto il capolavoro del novecento, esempio per generazioni di ragazzini e adulti, ma si è macchiata di un delitto atroce: non appartenere alla categoria di coloro che sostengono che il genere sessuale sia una libera scelta ed essere quindi una TERF. Anzi, peggio, ha osato esprimere il proprio pensiero su twitter. (Qui la sua risposta dopo gli attacchi degli ultimi giorni.)

Indro Montanelli ha raccontato lungo tutto il novecento l’Italia agli italiani, ma in Etiopia ha preso una moglie di 12 anni, episodio odiosissimo che nessuno ha mai ignorato, e che nessuno credo abbia mai considerato un esempio di virtù, tutt’altro. Oggi vengono raccolte delle firme per togliere la sua statua dai Giardini milanesi a lui intitolati. Poco importa se l’idea viene a Milano dopo che a Bristol hanno deposto la statua dello schiavista Colston, ma si sa, in Italia come diceva lo stesso Montanelli, non nasce mai niente, vi è sempre qualcosa di riportato da altri.

E siamo a 3, altri ne seguiranno, basta andare a pescare a qualsiasi personaggio vissuto più di dieci anni fa, quando la nuova generazione dei pensanti, quelli che oggi ci educano su instagram stories spiegandoci tra un adv e l’altro perché una cosa sia giusta e un’altra sbagliata, non era ancora nata.

Io suggerirei di condannare anche i figli dei fiori che chissà quanti stupri mascherati da amore libero hanno compiuto somministrando magari anche droga alle loro vittime durante Woodstock.

Poi potremmo condannare Erica Jong che, attraverso l’esaltazione delle ‘scopate senza cerniera’, si è sottomessa al maschio fallocrate e indotto chissà quante generazioni di donne a fare lo stesso.

Poi passerei alla cultura popolare, tipo i romanzi Harmony in cui, non so ora, ma fino a tutti gli anni ottanta e novanta il protagonista era bianco, virile e bello e le donne altrettanto belle, sottomesse e con il solo desiderio di sposarsi. Quante vittime hanno sulla coscienza?

Via col vento è già stato sistemato dalla HBO e tolto dal palinsensto.

Se poi volessimo passare a Papi e Santi, lì si che ci sarebbe da divertirsi.

Chissà se instagram stories arriverà fino a lì, e chissà se gli influencer che ci stanno spiegando la vita e come viverla avranno sempre voce anche quando cambierà il vento, perché di una cosa non si sono resi conto: se Zuckerberg e amici decidono che hanno parlato abbastanza, i loro proclami semplicemente non li vedrà più nessuno, basta modificare qualche algoritmo e il loro pensiero non lo ascolterà più nessuno.

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Aspettando il 3 giugno

17 Maggio 2020 by costanza Leave a Comment

Per rientrare in Italia mi bastano venti minuti di strada, ma comunque da 3 mesi non li posso percorrere. Mi immagino lo stato d’animo di chi deve prendere un aereo e non sa come e quando riuscirà a prenderlo.

E comunque non poter varcare quel confine pesa, non solo a me, lo so bene, ma almeno adesso quando il 3 giugno potrò tornare potrò anche valicare i confini regionali. Che emozione!

Quanti di voi non hanno mai nemmeno pensato di appartenere a uno stato federale, in cui le regioni contano quanto degli stati, con tanto di confini e di governatori ribelli? Per modo di dire.

E comunque vedere la situazione da qui ha il suo perché, vedere scannarsi sui social i conterranei per ogni cosa, compresa Silvia Romano, senza rendersi conto di essere solo dei pupazzetti nelle mani di Casalino e Conte è triste, molto triste.

E vedere come qui in Svizzera il rispetto del cittadino e di ciò che pensa abbia ancora un senso, fa riflettere, molto.

Ascoltare Conte che predica, Locatelli, Brusaferro, Burioni (!), che pontificano ogni giorno e ci trattano come degli scolaretti, ma di una scuola di suore però, da mettere in castigo con le orecchie d’asino (cosa sono se non una punizione da asilo mariuccia le gogne pubbliche dei disubbidienti sui Navigli o di chi sfida l’autorità costituita per andare sulla spiaggia?).

Ciò che fa più specie è la stampa, come si è comportata, come non ha fatto inchieste, a parte Report e pochi altri, prontamente ignorati o semplicemente bollati come fake news.

Certo che questa pandemia ci ha cambiato, a me per esempio ha cambiato totalmente il modo in cui vedo l’Italia, un paese in cui il popolo non conta un cazzo, viene zittito e rinchiuso in casa senza troppe spiegazioni, e accusato di essere la causa dei contagi.

Il 3 giugno torno, per amici, parenti e cultura, quello che farò subito sarà andare in libreria a comprare libri che ho letto su kindle durante la quarantena e che voglio avere cartacei, e poi in farmacia, perché qui in Svizzera la farmacia ha una forma mentale che mal si concilia con noi italiani, che può essere riassunta così: noi italiani in farmacia siamo anarchici, qui in Svizzera tutto passa dal medico e dell’assicurazione che di conseguenza vuole sapere tutto di ciò che acquisti, anche il callifugo, va be’ esagero, ma non troppo.

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L’ora della vendetta

16 Maggio 2020 by costanza Leave a Comment

la resa dei conti si avvicina, dopo averci rinchiusi 3 mesi, perché alla fine dall’8 marzo al 3 giugno saranno passati tre lunghi, inutili mesi, iniziano le voci di chi finora è stato zittito a suon di Burioni e compagnia bella.

Si inizia a contestare il sistema della chiusura totale, a farsi domande sulla sua vera utilità, e a incazzarsi per le tragiche conseguenze che questa clausura ha e avrà sulla vita psichica ed economica di tutti noi.

Qui in Svizzera, dove per fortuna se esprimi la tua opinione non vieni aggredito e infangato come in Italia, si inizia a discutere sulla vera utilità del lockdown.

Il confinamento è uno strumento brutale, medievale, a cui far capo in ultimo ricorso quando si è disarmati.
Didier Sornette, professore al Politecnico di Zurigo

Anche in Italia qualcuno ha espresso opinioni diverse dal mainstream, ma è stato subito bullizzato dai virologi starlette, e così per informarmi cerco informazioni non di regime, a volte le trovo per fortuna.

IL VERO MOSTRO DEVE ANCORA ARRIVARE – Stefano Manera, Fabio Milani #Byoblu24

Perché ascoltare Burioni da Fazio che ci dice che non è finita, che avremo sicuramente una ricaduta e di comprare il suo libro, anche no. O sentire chi accusa gli italiani di essere loro la causa dell’epidemia infinita, è un insulto a tutti i morti di covid.

L’importante è riuscire a usare la propria testa e non scannarsi come cani in branco appena ci gettano qualche notizia per tenerci caldi. Ieri su twitter, altro strumento che serve a sobillare il popolino, girava un video che mostrava qui a Lugano gente che prendeva l’aperitivo.

Video registrato ieri sera a Lugano intorno alle 20,00 da un amico pic.twitter.com/JAB5soicQO

— Marco Antonicelli 🇮🇹 (@MarcoAntonicell) May 15, 2020
In Svizzera si ricomincia a vivere

Leggete i commenti, e capirete come il governo a suon di conferenze stampa allarmanti e macabre e Burioni sguinzagliati ci abbia plagiati…

E poi un altro video, perché ovviamente c’era chi insinuava non fosse vero.

Come promesso è arrivato il secondo video da Lugano con tanto di certificazione di data @markorusso69 @neuroperplesso3 @ppdalmon @Musso___ @EntropicBazaar @paolavalenti29 @MinutemanItaly @ayurbea pic.twitter.com/oWG8zwCSNe

— Marco Antonicelli 🇮🇹 (@MarcoAntonicell) May 15, 2020

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Quello che resta della quarantena

6 Maggio 2020 by costanza Leave a Comment

La scoperta della quarantena: la pasta madre

Della app abbiamo capito che ne perderemo le tracce, per fortuna. Per evidente incapacità del governo a farne qualcosa di accettabile ai cittadini (non sudditi).

Di Milano invece la delusione è grande: sempre più persone, conoscenti e amici mi riferiscono di quanto sia stata inesistente la medicina territoriale: persone ammalate a casa, rifiuto di fare il tampone da parte dei medici di base, conseguente contagio di familiari conviventi… Non venite per favore a fare ipotesi complottiste sul perché in lombardia si sia diffusa così tanto. Bastava monitorare le persone ammalate costrette a casa, contagiose e soprattutto sofferenti e non curate. Ricordo che sono persone che hanno diritto al servizio sanitario nazionale e non sono state curate, se non al telefono. E quando alcune sono state costrette al ricovero, le loro condizioni erano molto gravi. Che una presenza così alta nelle terapie intensive lombarde (e negli obitori) poteva essere evitata da delle semplici visite e terapie a casa?

Per il resto attendo con ansia la riapertura dei confini nazionali e regionali, notando come ormai dell’entusiasmo social non sia rimasta traccia: chi voleva approfittare della quarantena per aumentare followers lo ha fatto, chi voleva spiegarmi come fare il lievito madre o qualsiasi altra ricetta lo ha, purtroppo, fatto. Per il resto la depressione più totale: gli investimenti pubblicitari sono congelati, gli influencer pensano a cambiare lavoro, viste le prospettive future, e chi ha e-commerce spinge spinge all’infinito i suoi prodotti.

Legittimo, ma lo sapete bene anche voi, i vostri followers non sono tutti dipendenti con stipendio assicurato, anzi, magari sono dipendenti licenziati.

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Immunizziamoci tutti!

20 Aprile 2020 by costanza Leave a Comment

Oggi è una di quelle giornate che non vorrei essermi svegliata.

Oltre al tempo da film apocalittico, ci si mettono anche i quotidiani, e l’umore rimane lì dove si è nascosto negli ultimi mesi, sotto i tacchi.

I titoli stamattina spaziano nelle varie proposte, suppongo fatte dalla task force ma non è dato saperlo, per poter uscire di casa ‘sicuri’: app non obbligatoria, ma se non la scarichi avrai movimenti limitati. Mi immagino subito io che mi rifiuto di scaricarla e all’entrata di un ristorante:

‘Prego, signora, si accomodi fuori, qui non può entrare.’

O mi immagino prenotare un albergo su booking e senza app ti compare la scritta: ‘Mi spiace, non abbiamo camere libere per le date da lei scelte’, o sul sito trenitalia: ‘Inserisca il codice della sua app, prego’.

Per non parlare della proposta di ‘agevolare’ le persone anziane che magari non hanno o non vogliono uno smartphone. Nessun problema, tranquilli, un braccialetto elettronico sostituirà degnamente la app, senza alcun disturbo per l’anziano (ormai una categoria a sé e non più un cittadino con pari diritti) che con un semplice braccialetto tracciante potrà muoversi da casa al supermercato e viceversa, più libertà per ora no, per il suo bene.

Perché, mi verrebbe da suggerire, non proponiamo un collarino elettronico, con tanto di leggera scossettina per ricordare all’anziano che sta superando i limiti territoriali?

Ma voi giornalisti dove siete? Che mestiere state facendo? Sapete solo ripetere come dei pappagalli cabina di regia dieci volte in ogni articolo/servizio? Non vi state facendo qualche domanda e soprattutto non la fate a chi sta togliendo giorno dopo giorno pezzo per pezzo la nostra libertà?

Quando tutta la paura sarà passata, perché passerà tranquilli, scenderemo in piazza come abbiamo fatto per difendere la Terra anche per riprenderci la democrazia ‘sospesa’ da mesi in nome della nostra salute?

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domande senza risposta

16 Aprile 2020 by costanza Leave a Comment

E’ più frustrante stare chiusi in casa senza prospettive di poter desiderare alcunché, o sapere che le mille domande che mi faccio non avranno mai risposta?

Intanto io non smetto di farmi domande, cosciente che nessuno le ascolterà, e che tantomeno qualcuno darà loro risposta. Ma io le faccio comunque, ai politici e amministratori, che purtroppo sono quelli che, adesso, hanno in mano le nostre vite:

  • Perché continuano ad esserci migliaia di contagi dopo che da più di un mese siamo rinchiusi in casa senza uscire se non per fare la spesa a debita distanza? Mi vorrete davvero far credere, come dice Gallera, che è colpa di chi scende nel giardino condominiale a socializzare a debita distanza? O colpa di chi va a fare jogging per non impazzire?
  • Perché non posso fare il quick test per sapere se ho gli anticorpi del covid? Cosa c’è di sbagliato al punto che i carabinieri fanno irruzioni nei laboratori privati che forniscono questo servizio? Davvero, non mi basta dirmi che hanno ‘solo’ il 95% di affidabilità, perché non è una giustificazione, ma un insulto alla mia intelligenza. E nemmeno dirmi che si deve fare un test unico per avere uniformità di responso, sceglietene uno e date indicazioni. Ma spiegatemi perché avete così paura che sindaci e cittadini e imprenditori si organizzino da soli per capire l’entità della pandemia.
  • E parliamo di diritto alla cura: qualcuno mi vuole spiegare un buona volta perché le persone anziane ricoverate nelle Rsa non vengono curate come ogni cittadino che si rispetti ma semplicemente lasciate morire senza assistenza adeguata? Non mi bastano le inchieste che state aprendo, io voglio una risposta alla mia domanda: in Italia dopo una certa età si ha ugualmente diritto alla cura? O succede come in Olanda e Inghilterra? Ditemelo, che è meglio sapere invece che illudersi di vivere in un paese civile, disorganizzato, ma civile.
  • Se volete che la gente continui a stare in casa buona buona potete per favore dare dei dati veri sui contagi e non numeri a cazzo per confondere le idee? O forse non li sapete nemmeno voi, il che sarebbe ancora più grave.
  • E last but not least: che fine ha fatto Bertolaso?

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