Da quando siamo tutti a casa appassionatamente, la mia vita diurna è divisa in slot da circa 6 minuti l’uno. Il massimo della concentrazione interrupta che mi è concessa. E scrivere in questo modo è decisamente poco produttivo.
Siamo in quattro, più la gatta. Dei figli, uno fa il liceo e frequenta le lezioni online al mattino, il grande frequenta online l’università a orari da università, cioè come capita.
Il consorte si autogestisce, ma noi due siamo da anni abituati a lavorare (rigorosamente in stanze separate) da casa.
I figli si appalesano nella mia stanza a ogni fine lezione, reclamando attenzione o merenda. O il pranzo o la cena, o semplicemente informazioni sul pranzo o sulla cena.
Negli ultimi vent’anni la mia vita in casa è stata studiata, limata, ottimizzata per lavorare al computer al mattino, nel silenzio interrotto solo da qualche mao della micia.
Ma la gatta la si zittisce con una carezza e qualche crocchetta, i figli pretendono un pranzo e una cena completi. Cosa che quando sono in periodo scolastico, almeno per il pranzo sono esentata, per cui potete capire il mio homeworking quanto ne abbia risentito da che le scuole sono chiuse.
Aggiungi a questo che non posso uscire a far la spesa come vorrei, ma ovviamente cerco di andarci ogni 3 o 4 giorni per non rischiare, passo il mio tempo in cucina tra lavastoviglie, tavola e piano cottura.
Nello sconforto di non poter andare in palestra, ho poi scoperto che fare corsi su youtube non è poi male, se poi i corsi sono quelli di aerobica di Jane Fonda (vi ricordate che successo ebbero negli anni 80?) è quasi come guardare una serie su Netflix di quelle trendy, con il plus che è originale e posso prendere anche spunti di moda vintage e fare il paragone tra la mia forma fisica e quella di Jane, che anche a 82 anni è di gran lunga migliore della mia a 50, figuriamoci quarant’anni fa!
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